Il rapporto del Touring Club parla chiaro: il turismo in Italia vale il 10% per cento del prodotto interno lordo.
Con oltre due milioni e mezzo di addetti e 12 miliardi di euro di giro d’affari complessivo, il mercato turistico in Italia può ben sperare in un’ulteriore crescita, specie per le provenienze dai paesi dell’Unione, ma non solo.

Anche le economie emergenti, nel periodo che va fino al 2030, faranno registrare un consistenze afflusso di viaggiatori e, ovviamente, di denaro. Inoltre, un occhio di riguardo dovrà essere dato alla crescente frazione di persone “più che mature”. Si stima, infatti, che entro il 2080, l’Europa sarà popolata da circa oltre cinquanta milioni di “ex-giovani” over 65. L’accoglienza turistica dovrà tenere conto del rimodellamento degli strati sociali e dell’accresciuto numero di turisti senior che amano la cultura, il wellness e hanno attenzione per il proprio corpo e la propria salute.

Grazie alle città d’arte e al grande patrimonio artistico, il turismo artistico-culturale in Italia, apporta alle nostre casse cifre tutt’altro che trascurabili: 12 miliardi e mezzo di euro vengono spesi ogni anno dai turisti stranieri – americani in testa – che vengono in visita nelle nostre città d’arte.

Qualche numero

Oltre 38 milioni (più del 36% del totale) sono stati nel 2015 gli arrivi nelle città d’arte, con un incremento di oltre il 14% rispetto al rilevamento del 2009 e sono restati, in media, quasi 3 giorni (2,7, per la precisione) preferendo, al primo posto Roma con 25,3 milioni di presenze, Milano con 10,2 milioni e Venezia con 9,9 milioni. Seguono poi Firenze con nove milioni e poi con poco meno di tre milioni Napoli, Torino, Bologna, Pisa, Verona e Genova.