Porto Pino, Sardegna (Foto: Sardegnaturismo.it)

Porto Pino (o Porto Pinetto) è un paesaggio che sembra incarnare la migliore iconografia marina e vacanziera caraibica: una grandissima spiaggia bianca, lunga circa quattro chilometri, fatta di dune che si susseguono – e che raggiungono anche l’altezza di trenta metri – e che si affaccia su un mare azzurro e cristallino, incorniciata da una rigogliosa pineta.

Non siamo nei Caraibi, ma nell’italianissima Sardegna, nella provincia di Carbonia-Iglesias e precisamente a Porto Pinetto. Porto Pino è uno dei centri balneari più attraenti del sud-ovest Sardo, posto nel golfo di Palmas nel territorio del Sulcis.

Un ambiente selvaggio, quasi inesplorato, nel quale gli amanti della natura incontaminata possono fare lunghe passeggiate o immergersi in un mare straordinario, per il quale non esistono aggettivi.

Purtroppo, una porzione di questo vero e proprio paradiso terrestre è tutelata per preservarne la biodiversità e il delicato ecosistema e, per questo, ne è interdetto l’acceso ai visitatori. Inoltre, nella zona, persiste un potenziale pericolo per l’incolumità delle persone, vista la presenza di materiale bellico. In precedenza, infatti la zona di Is Arenas Biancas era utilizzata dall’Esercito per le proprie esercitazioni, ma nelle spiagge prospicienti si può fare tranquillamente il bagno – di mare e di sole – godendo di una vista mozzafiato sulle dune bianchissime risplendenti.

Le acque di Porto Pinetto sono talmente chiare e trasparenti – sembra citare Lucio Battisti – e il fondale è così liscio e sabbioso, che chi vi si immerge ha l’impressione di trovarsi in una piscina. Infatti si tratta di un luogo molto amato dai genitori di bimbi piccoli, che possono divertirsi in tutta sicurezza in acque così calme e poco profonde.

Porto Pinetto è suddivisa naturalmente in due spiagge chiamate Prima Spiaggia e Seconda Spiaggia. La prima, più piccola e più facilmente raggiungibile, poiché prossima al parcheggio e la seconda, molto più grande è considerata la più bella tra le due. In entrambe si trovano diversi servzi di ristorazione e accoglienza, compresi il noleggio di scooter, sdraio e ombrelloni.

Un altro punto forte di questo luogo meraviglioso è una serie di calette ben nascoste che possono essere raggiunte, alcune solo in barca, altre solo percorrendo stradine sterrate e un po’ accidentate. Lo stress a cui sottoporremo i nostri piedi – o le ruote della nostra automobile – sarà, però, ben ripagato dalla bellezza selvaggia di questi luoghi e dalla pace e dalla solitudine che vi si trovano. L’aria salmastra, il profumo della pineta e lo spettacolo della natura selvaggia valgono bene la pena di un piccolo sforzo.

Per chi si trovasse a passare da Porto Pinetto nel mese di agosto, o scegliesse proprio quel mese per una visita nel Sud-Ovest della Sardegna, c’è un motivo supplementare – se non bastassero quelli appena descritti: la Sagra del Pesce di Porto Pino, che si svolge nella piazza di Porto Pinetto. Una festa animata dalla processione di barche – omaggio alla Madonna della Marina, protettrice dei naviganti – che porta una corona di fiori che infine viene deposta in mare. Alla processione fa seguito una festa, che dura tutta la notte, in cui vengono servite grigliate di pesce e vino Vermentino al suono di ottima musica.

Porto Pino è raggiungibile in automobile da Cagliari e da Carbonia uscendo a Siliqua e superando il comune di Giba. Là si trovano le indicazioni per Sant’Anna Arresi e poi per Porto Pino.