Lo ha annunciato l’assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava: dal 07/07/2017 all’11/09/2017 i circa millecinquecento agriturismi lombardi possono presentare le domande per essere ammessi alla misura 6.4.01 del bando del Programma di Sviluppo Rurale.  L’Operazione 6.4.01 è riferita alla Misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese” è stabilita dal decreto n. 1.806 del 14/03/2016 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) del 17 marzo 2016 serie ordinaria n. 11

La domanda andrà sottomessa esclusivamente attraverso la Rete Internet e gli agriturismi assegnatari del contributo “de minimis” – che non potrà superare i duecentomila euro per ogni operatore – avranno due anni di tempo per completare gli interventi di cui avranno ottenuto i finanziamenti.

L’ammontare del contributo, espresso in percentuale sulla spesa ammessa (al netto di IVA), è il seguente:

  • 35% per ogni agricoltore operante in zone non svantaggiate;
  • 45% per ogni agricoltore operante in zone svantaggiate di montagna;
  • 45% per ogni giovane agricoltore operante in zone non svantaggiate;
  • 55% per ogni giovane agricoltore operante in zone svantaggiate di montagna.

Il finanziamento è destinato a imprese agricole individuali, societa’ agricole di persone o di capitali e cooperative che vogliono ristrutturare, risanare o ampliare locali e servizi igienici, realizzare impianti tecnologici nelle strutture agricole esistenti e non piu’ necessarie all’attivita’ agricola. Sono finanziabili anche la predisposizione di aree attrezzate per l’agricampeggio e per la sosta di roulotte, camper e caravan, la realizzazione e l’alleastimento di percorsi ciclo-pedonali e ippoturistici in agriturismo.

L’insistenza degli agriturismi in zone montagnose o collinari rappresenterà titolo preferenziale.

La misura 6.4.01 mira ad alcuni degli obiettivi del Piano di Sviluppo Regionale, volti al miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agrituristiche attraverso l’introduzione delle energie rinnovabili, il ricambio generazionale e la riqualificazione professionale degli operatori. Un’operazione che attraversa diagonalmente il tessuto dei settori agricolo e ricettivo e che spinge verso un uso consapevole delle risorse energetiche, la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione dell’impatto climatico.